Matteo 22,15-21
In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
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L'ipocrisia dei falsi giusti
Il Vangelo di Matteo ci racconta lo scontro tra Gesù e i sommi sacerdoti e i farisei nel tempio di Gerusalemme. Essa dice la determinazione dei sommi sacerdoti e dei farisei nella volontà di andare fino in fondo per sbarazzarsi di lui. A tale scopo i farisei, che negano il diritto dei romani di riscuotere le tasse, non si peritano ad allearsi con gli erodiani, collaborazionisti dell’impero romano e quindi non contrari al pagamento del tributo a Cesare. Era il tributum capitis o testatico (un tanto a testa), per il quale si facevano gli odiosi censimenti che provocavano spesso rivolte popolari (Lc 2,1-5; At 5,37): Roma esigeva da ogni suo suddito che avesse compiuto i quattordici anni se uomo, dodici se donna e fino a sessantacinque anni, il versamento all’erario di un denaro annuo.
Dunque, farisei e erodiani, nemici tra di loro, si alleano contro Gesù, vanno insieme da lui con una domanda trabocchetto: “ E’ lecito o no pagare il tributo a Cesare?”.
Farisei e erodiani (stranamente e ipocritamente insieme) sono alleati per tentarlo. Con la loro domanda non cercano la verità, né si aprono al dialogo. Sono lì insieme soltanto per trovare un motivo per accusarlo e ucciderlo.
Se Gesù si dichiara favorevole a pagare il tributo, perde il favore del popolo, simpatizzante del movimento indipendentista degli zeloti e ovviamente contrario al tributo: pagarlo significava accettare la sudditanza all’occupante straniero.
Se Gesù nega il tributo, gli erodiani appositamente chiamati, lo denunceranno alle autorità come sovversivo. I romani, abbastanza tolleranti su tutto, non erano teneri su questioni di potere e di fisco.
Gesù legge nel loro cuore e si rende conto della manovra in atto per incastrarlo. Da questo dato e dal fatto che il denaro lo portavano con sé scaturisce chiaro il primo insegnamento: “Se è di Cesare, rendete a Cesare quello che è di Cesare”. E’ chiaro: se hai la moneta di Cesare, ne riconosci l’autorità e gli devi il tributo: devi restituire quello che gli appartiene. Gesù è venuto a rendere a Dio ciò che è di Dio: a restituire all’uomo la sua libertà di figlio.
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PELLEGRINAGGIO ASSISI
La partenza per il pellegrinaggio ad Assisi e Santa Maria degli Angeli è alle ore 05.30 davanti alla Chiesa
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Agenda Settimanale
19 - Domenica - 29.a Tempo Ordinario - Ss. Giov. de Br. e Isacco J. e c. (mf); S. Paolo d. Croce (mf)
Grande è il Signore e degno di ogni lode - Is 45,1.4-6; Sal 95; 1Ts 1,1-5b; Mt 22,15-21
9:00 Santa Messa (*) def. Assunta
11:15 Santa Messa (*) def. Marzocchi e Campinoti
17:00 Santa Messa (*) def. Turini Rina e Pasqualetti Remo
20 - Lunedì - 29.a Tempo Ordinario - S. Irene, Aurora - [I]
Il Signore ci ha fatti e noi siamo suoi - Ef 2,1-10; Sal 99; Lc 12,13-21
7:00 Santa Messa (*) Famiglia Marzocchi
12:00 Mensa Caritas
17:00 Santa Messa (*) def. Marsili Alina e Omar
21 - Martedì - 29.a Tempo Ordinario - S. Orsola, Clementina, Letizia - [I]
Il Signore annuncia la pace al suo popolo - Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38
7:00 Santa Messa (*) Per i dipendenti Genesi e Per il Lavoro
12:00 Mensa Caritas
17:00 Santa Messa (*) Per Le Anime Sante del Pulgatorio
22 - Mercoledì - 29.a Tempo Ordinario - S. Donato vescovo, Apollo - [I]
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza - Ef 3,2-12; Cant. Is 12,2-6; Lc 12,39-48
7:00 Santa Messa (*) def. Leoncini Giovanna
12:00 Mensa Caritas
17:00 Santa Messa (*) def Renieri
23 - Giovedì - 29.a Tempo Ordinario - S. Giovanni da Capestrano (mf) - [I]
Dell’amore del Signore è piena la terra - Ef 3,14-21; Sal 32; Lc 12,49-53
7:00 Santa Messa (*) def. Colzi Maria
12:00 Mensa Caritas
17:00 Santa Messa (*) def. Bagnoli Valerio
24 - Venerdì - 29.a Tempo Ordinario - S. Antonio M. Claret (mf) - [I]
Noi cerchiamo il tuo volto, Signore - Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59
7:00 Santa Messa (*) def. Ricci Maria
17:00 Santa Messa (*) def. Caponi Alberto
25 - Sabato - 29.a Tempo Ordinario - S. Crispino, S. Daria, Gaudenzio - [I]
Andremo con gioia alla casa del Signore - Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9
8:30 Santa Messa (*) def. Moreno Cupidì e Mancini Mario
17:00 Santa Messa (*) def. Elisei Giuseppe e Giomi Ida
26 - Domenica - 30.a Tempo Ordinario - S. Evaristo papa - [II]
Ti amo, Signore, mia forza - Es 22,20-26; Sal 17; 1Ts 1,5c-10; Mt 22,34-40
9:00 Santa Messa (*) Famiglia Verdiani e Vanni
11:15 Santa Messa (*) def. Luciana Borghi
17:00 Santa Messa (*) def. Gelli Massimo e Grazzi Elia
Una bella riflessione
Alcuni giorni fa una bambina al termine della messa delle 11.15 viene in sacrestia e mi porge un quadernino dove ha scritto una bella riflessione in un linguaggio molto semplice che propongo a tutti.
Vivi la tua vita e aiuta gli altri, perché se tu sarai avaro e disprezzerai gli altri, quando te ne andrai nel paradiso arriveresti alla conclusione che hai vissuto la tua vita. Però a che serve vivere se non hai fatto nulla di buono. Anche se siamo i più poveri del mondo, bisogna amare, aiutare, donare e dare tutto quello che abbiamo agli altri, perché un giorno verremo ripagati con “la stessa moneta” da Gesù. Bisogna Credere! Perché Lui esiste.