Santa Maria della Marca

Dal Vangelo secondo Marco
( Mc 1,14-20 )

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Gesù parla di regno di Dio e i suoi ascoltatori più attenti, educati dai profeti, sanno a quale realtà si riferisce. Per cinquecento anni Israele ha fatto l'esperienza della monarchia. La dinastia davidica ha avuto anche sovrani capaci, ma la Bibbia fa un bilancio negativo di questo periodo storico. Tranne poche eccezioni, tutti i re si sono allontanati dal Signore, non hanno ascoltato i profeti, hanno condotto il popolo alla rovina. Nel 587 a.C. l'ultimo re fu deportato a Babilonia con il suo popolo. Era la fine di tutto? Qualcuno cominciò a sognare la restaurazione della dinastia di David; qualche altro ripose la speranza in un futuro messia. Tutti giunsero alla conclusione che solo Dio avrebbe potuto risollevare le sorti di Israele. Si cominciò ad attendere il regno di Dio.

Ora Gesù proclama con chiarezza e pubblicamente: "È finita l'attesa, Il tempo di Dio è compiuto". Tanto compiuto che l'apostolo Giovanni nell'Apocalisse dichiarerà: Lui sta alla porta e bussa (Ap.3,20). Dunque, il regno di Dio è vicino: vicino, perché il regno di Dio è il Cristo Gesù, l'Emmanuele, che ti ripete: "Venite e vedrete" (Gv.1, 39).

Convertitevi e credete al Vangelo: convertirsi vuol dire ascoltare e mettere in pratica la Parola e così seguire fedelmente le orme di Cristo (1Pt.2,21). Il Vangelo si può anche saperlo a memoria e si può anche essere capaci di farne una esegesi raffinata, ma nello stesso tempo restare non credenti, come molti contemporanei di Gesù. Quelle parole si leggono o si ascoltano senza rendersi conto che la voce di Gesù risuona oggi e quelle parole sono per noi. Infatti, oggi il Signore "passa, vede, chiama".    

In Israele erano i discepoli a scegliersi il maestro. Cristo è una novità: è Lui che sceglie i discepoli. Forse quei pescatori lo hanno già incontrato e lo hanno sentito parlare. Ma oggi Gesù passa, li sceglie e li chiama. Lungo il Giordano dove Giovanni era a battezzare sono i discepoli che lo cercano e gli vanno dietro. Qui, nel quotidiano del mare della Galilea (Simone e Andrea gettavano le reti; Giacomo e Giovanni sulla barca riassettavano le reti), è Gesù che passa, vede e chiama. Da quel giorno Gesù ha continuato a chiamare andando un poco oltre. Andando un poco oltre è arrivato ad oggi, è arrivato a te. E ti sorprende nella normalità della vita, ti chiama ed aspetta subito la risposta. Non dire: "Ripassa domani". Perché tu non sai se Gesù che passa oggi, ripasserà anche domani.