Santa Maria della Marca

Giovanni

(Gv 13,31-35)

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.

Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Amore vicendevole

La liturgia odierna ci presenta il brano del vangelo di Giovanni che segue gli eventi immediatamente successivi al tradimento di Giuda. Perché Giuda tradisce? Forse anche lui come Pietro si aspettava una gloria diversa da quella proposta da Gesù, una gloria tutta umana fatta di potere e sconfitta del nemico, sedendo su quel trono a giudicare le tribù d'Israele. E se guardiamo bene è Gesù stesso ce pronuncia per ben cinque volte il termine Gloria in pochi versetti, e quindi Giuda poteva ben sperare, ma poi accade qualcosa, quella gloria si trasforma piano piano in un'altra parola Amore.

Come conciliare all'ora l'idea di gloria di Giuda con quella i Gesù? Non si può, non lo comprende e allora si esce fuori, si abbandona il traditore, perché per Giuda il traditore è Gesù ché non realizza le aspettative del discepolo, ed era notte. Allora la gloria promessa da Gesù è diversa da quella concepita da Giuda, è una gloria che si ottiene con l'amore, un amore che deve essere vicendevole come quello che il Padre a verso il Figlio, come quello del Figlio verso i propri discepoli.

Anche noi conosciamo il termine amare, ma molto spesso lo interpretiamo in maniere molto diversa da quella del Vangelo, alcune volte il nostro amore è solo desiderio di possesso. Amare vuol dire donarsi completamente all'altro in pienezza senza nulla nascondere mettendosi a nudo nella propria anima e coscienza accogliendoci cosi reciprocamente con i nostri pregi e difetti, cosi come Gesù ha amato i suoi, senza giudizio, senza discriminazioni. Ha amato al solito modo Giuda come Pietro, solo che questo amore è stato accolto in maniera diversa. Non corriamo anche noi questo rischiamo, apriamoci ad accogliere questo amore gratuito che nulla chiede in cambio se non quello appunto di essere accolto.

Festa del vicariato

Giovedì primo maggio come ormai accade da diversi anni si svolgerà presso il convento di san Vivaldo la festa del vicariato con il consueto programma, processione , santa messa presieduta dal nostro vescovo e poi un momento di convivialità fraterna. tutti sono invitati a partecipare

12 Maggio festa della parrocchia

Il mese di Maggio è dedicato in modo particolare alla preghiera per la Vergine Maria, e per la nostra parrocchia si celebra anche la festa della dedicazione della nostra Chiesa fortemente voluta da don Lari e dalla popolazione tutta. Per onorare la Vergine ogni giorno alle ore 17.30 ci sarà la recita del santo Rosario e a seguire la Santa Messa. Nei giorni 9,10 e 11 Maggio poi si terrà l'adorazione Eucristica continua dal mattino fino alla Messa. Prepariamoci adeguatamente a questa festa che avrà la sua conclusione naturale nella processione di Domenica 12 Maggio presieduta dal nostro vescovo Alberto.

Sacramento della riconciliazione

Sabato 4 e sabato 11 maggio i ragazzi del gruppo Colombe (3 elementare) riceveranno per la prima volta il sacramento della riconciliazione. E' un momento importante per la loro formazione spirituale perché scopriranno Dio che ama ciascuno di loro e di noi incondizionatamente. Accompagniamo i nostri ragazzi con affetto ma soprattutto con la preghiera e l'esempio.