Santa Maria della Marca

Castelfiorentino, diocesi di Volterra

Luca (Lc 7,11-17)

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.

Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.

Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!».

Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono.

Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!».

Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.

Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo:

«Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».

Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Cristo risorto, salvezza dell'uomo

Ora Gesù è «Signore» in quanto è risorto. Ciò vuol dire che solo nella risurrezione Gesù si è rivelato pienamente Dio e pienamente uomo. La risurrezione, portando il Cristo all'approdo totale nel mondo del Padre, ha abolito per sempre i limiti impostigli dalla sua assunzione dei pesi della esistenza umana segnata dal peccato e così ha tolto i veli che impedivano di vedere la sua «gloria». Con la morte-risurrezione, inoltre, si è completata l'incarnazione: la dimensione umana di Gesù si è totalizzata e così la traduzione del Figlio in termini umani è giunta al suo compimento, ossia il Figlio è divenuto pienamente uomo e l'uomo è divenuto pienamente Figlio.

Credere alla risurrezione, allora, significa pure credere che la filiazione divinizzante e la liberazione dal peccato sono ormai una realtà, sono Gesù risorto, che porta ogni uomo che si abbandona sinceramente a lui alla piena comunione filiale e trinitaria col Padre.

Questo è anche il vangelo di Paolo. Egli annuncia ciò che ha «veduto», Cristo risorto. L'esperienza del Risorto è alla radice della sua vocazione, della sua missione (seconda lettura).

Anche oggi è vivo l'interrogativo: Cristo è soltanto il precursore di un regno futuro, l'araldo di un'etica ancora da definire, oppure è già il regno, nell'intimo della sua persona? I primi cristiani hanno resistito alla tentazione di ridurre Gesù all'ufficio di un nuovo Elia e hanno trasferito questo parallelo su Giovanni Battista. Anche noi, oggi, non dobbiamo accettare che Gesù venga ridotto a semplice precursore di una umanità rinnovata: egli è già questa umanità. In lui il futuro è già presente. Guardando il mondo, questo teatro immenso dove si svolge l'azione meravigliosa dell'uomo, abbiamo alternativamente la sensazione di una gigantesca e paurosa apparenza e vanità o di una realtà assoluta e consolante.

Dipende da come la guardiamo: se la guardiamo con l'occhio della fede nella risurrezione, cioè della fede che il mondo e la storia sono salvati per sempre dalla vanificazione del non essere, rimaniamo fiduciosi perché la nostra storia è, nel tempo, la storia della morte e risurrezione di Gesù. L'umanità ha davanti a sé non il nulla senza fine ma la vita in pienezza senza fine. Cristo risorto è il futuro dell'uomo.

(www.maranatha.it)

Dal 15 giugno anche la messa pomeridiana del sabato sarà celebrata alle ore 18

Agenda Settimanale

9 - Domenica - 10.a Tempo Ordinario

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato - 1Re 17,17-24; Sal 29; Gal 1,11-19; Lc 7,11-17

9:00 Santa Messa (*) Caponi Giuseppe

11:15 Santa Messa (*) Colombini Stefano

18:00 Santa Messa (*) Sabatino, Dino e Annunziata

10 - Lunedì - 10.a Tempo Ordinario - S. Diana, S. Marcella, Greta

Gustate e vedete com'è buono il Signore - 2Cor 1,1-7; Sal 33; Mt 5,1-12a

7:00 Santa Messa (*) per il popolo

12:00 Mensa Caritas

18:00 Santa Messa (*) Famiglia Maroni Tommaso e Illuminati Italia

11 - Martedì - 10.a Tempo Ordinario - S. Barnaba

Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore - At 11,21b-26; 13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13

7:00 Santa Messa (*) Gianroberto

12:00 Mensa Caritas

18:00 Santa Messa (*) Ponziani Fiorenza

12 - Mercoledì - 10.a Tempo Ordinario - S. Guido, S. Onofrio, Basilide

Tu sei santo, Signore nostro Dio - 2Cor 3,4-11; Sal 98; Mt 5,17-19

7:00 Santa Messa (*) Famiglia Monteleone

12:00 Mensa Caritas

18:00 Santa Messa (*) Dani Nello

13 - Giovedì - 10.a Tempo Ordinario - S. Antonio di Padova

Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria
2Cor 3,15 - 4,1.3-6; Sal 84; Mt 5,20-26

7:00 Santa Messa (*) Antonio

12:00 Mensa Caritas

17:00 Adorazione Eucaristica

18:00 Santa Messa (*) Gloria e Mara

14 - Venerdì - 10.a Tempo Ordinario - S. Eliseo, Valerio

A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento
2Cor 4,7-15; Sal 115; Mt 5,27-32

7:00 Santa Messa (*) Maria

18:00 Santa Messa (*) Umberto Bongi

15 - Sabato - 10.a Tempo Ordinario - S. Germana, S. Vito, Enrica, Everardo

Misericordioso e pietoso è il Signore - 2Cor 5,14-21; Sal 102; Mt 5,33-37

8:30 Santa Messa (*)Mazzoni Mario

15:00 Incontro gruppi A e B per festa fine anno catechistico

18:00 Santa Messa (*) Montagnani Alberto e Cesarina

16 - Domenica - 11.a Tempo Ordinario

Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato
2Sam 12,7-10.13; Sal 31; Gal 2,16.19-21; Lc 7,36 - 8,3

9:00 Santa Messa (*) Gloria

11:15 Santa Messa (*) def. Famiglia Dei

18:00 Santa Messa (*) Cristina, Giuseppe, Mario, Albina e Maria

MENSA CARITAS

Si avvicina l'estate ma l'emergenza povertà non va in ferie: rinnoviamo l'invito a portare generi alimentari di qualsiasi natura per aiutare la mensa Caritas che come sapete, ormai da anni si basa sul generoso volontariato di diverse persone al quale va tutto il nostro riconoscimento per l'opera che prestano. Vorrei lanciare un appello dalle pagine del nostro foglio di informazione a tutte le persone di buona volontà che potrebbero darci una mano affinché, questo servizio sia sempre più efficiente e efficace. Invito chiunque a prendere contatto con il parroco per aiutare la nostra iniziativa, occorrerebbero persone che si dedicano alla cucina e persone per portare I piatti al tavolo. Le cose da fare non sono difficili occorre solo donare un po' di tempo a chi è meno fortunato di noi.

Intervento di don Valentino domenica 9 giugno 2013 23:22:00

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