DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv10,11-18),
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio»
questione di priorità…..
Stabilisce confini oggi Gesù, delimita spazi di senso, posture esistenziali: di qua le pecore di là i lupi, di qua i pastori di là i mercenari, come dire i guardiani a pagamento. O sei l’uno o sei l’altro, senza compromessi, senza mezzi termini. Dall’appartenenza a uno di questi campi scaturiscono le scelte, quelle autentiche, quelle che possono costare la vita. Sei tra quelli che scappa a gambe levate lasciando le pecore tra le mascelle del lupo, facendole sbranare perché tanto “che me ne importa?”. O sei il pastore che le difende, che si mette come scudo tra le sue pecore e il pericolo, rischiando lui stesso e per primo il morso dei lupi? Mi domando quanti tra tutti coloro che hanno compiti di guida siano disposti a tanto. Papa Francesco direbbe: “Ci stai a tal punto con loro che ti porti addosso l’odore delle pecore?” Che è come dire “sei indifferente o ti prendi davvero cura di coloro che ti sono stati affidati?” E nel mondo di Dio, nel suo regno, ogni fratello e sorella mi è affidato. La differenza è tutta là, se me ne importa o non me importa: e così scopriamo che, nel mondo di Dio, ognuno di noi è importante, unico e insostituibile, proprio singolarmente, proprio io in quanto io, Luigi; perché Lui, il pastore, sa anche il mio nome. E il tuo. Di me, di te gli importa tanto da mettersi a correre se mi sperdo nei dirupi; di me, di te non può fare a meno, non si consola con le altre novantanove: io gli manco. “Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri” (Is 40,11): più volte nella Bibbia ricorre questa immagine del pastore, ma oggi Gesù si spinge oltre, fino al limite estremo, fino al “dare la vita”, ripetendolo allo sfinimento. Buono e bello nella traduzione greca coincidono, si indicano con lo stesso termine, kalòs: oggi allora, quando Gesù afferma “io sono il buon pastore”, è come se ci dicesse anche “io sono il pastore bello” di quella bellezza che ci fa venire i brividi, che ci lascia a bocca aperta e col fiato mozzato; la bellezza del donarsi, la stessa di quando l’innamorato dona un fiore alla sua amata, o di quando la mamma offre il seno al suo bambino. Oggi ci dice Gesù: “Ti dò tutto di me fino a confondermi con te, a scegliere di nascere e morire, come te, per te”. Nel mondo di Dio la bellezza è questa, è un amore esagerato per me, per te che altro non siamo che agnellini sul suo petto, ad ascoltare il battito del suo cuore. “Ecco io carezzo la vita, perché profuma di Te” (Rumi): una vita sovrabbondante e inesauribile, la vita di Dio. don Luigi Verdi
Agenda settimanale
21 - Domenica - 4.a di Pasqua (anno B) S. Anselmo; S. Corrado da Parzham
At 4,8-12; Sal 117; 1Gv 3,1-2; Gv 10,11-18 La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo 09.00 Santa Messa – def.: Mancini Irene - Giuntini Fernando
11.15 Santa Messa – def.: Bartali Giuseppe e Lina
17:00 Santa Messa – def.: Panzani Paolo
22 - Lunedì - 4.a di Pasqua S. Leonida; S. Gaio
At 11,1-18; Sal 41 e 42; Gv 10,1-10 (B,C) Gv 10,11-18 (A) L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente
17:00 Santa Messa – def.: Luciano e Famg. Sussi – Betti Boris
23 - Martedì - 4.a di Pasqua S. Adalberto; S. Giorgio
At 11,19-26; Sal 86; Gv 19,22-30 Genti tutte, lodate il Signore
17:00 Santa Messa - def.: Matan Alberto
24 - Mercoledì - 4.a di Pasqua S. Fedele da Sigmaringen; S. Maria di Cleofa; S. Antimo
At 12,24 - 13,5; Sal 66; Gv 12,44-50 Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti
17:00 Santa Messa - def.: Giulio
25 - Giovedì - S. MARCO, evangelista (f), S. Franca; S. Aniano; S. Clarenzio
1Pt 5,5b-14; Sal 88; Mc 16,15-20 Canterò in eterno l’amore del Signore
17:00 Santa Messa - def.: Famg. Noto e Palini
26 - Venerdì – 4.a di Pasqua S. Pascasio Radberto; Ss. Guglielmo e Pellegrino.
At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6 Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato
17:00 Santa Messa - def.: Famg. Calvani Florio
27 - Sabato - 4.a di Pasqua S. Zita; S. Liberale; B. Nicola Roland
At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14 Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio
17:00 Santa Messa - def.: famg. Grazzi Terzo e Ottavia
28 - Domenica -5 .a di Pasqua (anno B) S. Luigi M. Grignion de Monfort (mf); S. Pietro Chanel (mf) At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8 A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea
09.00 Santa Messa – def.: Salvatore – Panchetti Liliana
11.15 Santa Messa – def.: Pallecchi Alberto
17:00 Santa Messa – def.: Tinti Marina
Pellegrinaggio al santuario di montenero
mercoledì 15 maggio nel pomeriggio andremo in pellegrinaggio con tutta la diocesi al santuario di montenero dove la nostra diocesi offrirà l’olio per la lampada votiva alla madonna. chi desidera partecipare lo comunichi ai sacerdoti
Rinnoviamo il nostro affetto e la nostra amicizia al neo-eletto arcivescovo di Firenze don Gherardo Gambelli assicurandogli la nostra preghiera e sostegno.