Santa Maria della Marca

Dal Vangelo secondo Matteo (13,24-43)

In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?". Ed egli rispose loro: "Un nemico ha fatto questo!". E i servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a raccoglierla?". "No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio"».

Padre Nostro, Venga il tuo Regno..

...Il tuo Regno c'è!

I tempi che viviamo sono segnati da una vita ad alta velocità...proprio come una freccia rossa! Però, insieme ai vantaggi, c'è la tentazione di acquisire la mentalità del "Tutto e subito"! Siccome la storia non segue sempre la traiettoria e il ritmo dell'uomo, arriva per lui la delusione, la perplessità, il disimpegno! Al tempo di Gesù e dell'evangelista Matteo la gente si chiede se il Regno di Dio c'è o meno, perché la chiesa nascente non prende subito le dimensioni colossali, e quale strategia utilizzare per giungere ai risultati tangibili! Abbiamo la risposta a quelle domande nel brano del vangelo sentito oggi, con le sue tre parabole: il grano buono e la zizzania che crescono insieme, il granello di senape che diventa un albero, e un po' di lievito che fa lievitare una grande misura di farina. Il linguaggio parabolico utilizzato mira a scuotere le coscienze, in vista della conversione e l'impegno di costruire il regno di Dio secondo la sua logica. Nella casa del Padre, non ci sono le categorie dei buoni e dei cattivi, con addirittura la volontà di cacciare via i cosiddetti cattivi. Il Padre offre a tutti l'opportunità di convertirsi. Al tempo de Matteo, la comunità dei cristiani era una minoranza che non sembrava crescere. Ma bisognava fare prova di pazienza e di speranza, e credere nella crescita discreta, come quella di un granello di senape che prima o poi diventa un grande albero. I protagonisti che fanno crescere il regno di Dio sono Dio stesso, e tutti i cristiani, con la loro testimonianza. Non importa che siano pochi, la loro fede e le loro buone opere parlano alla società e la fanno migliorare, proprio come fa il levito nella farina. Il Regno di Dio c'è, non soltanto come realtà futura e perfetta, ma sopratutto come realtà attuale, da costruire con fiducia, speranza e pazienza. La lezione è di non più mettere in dubbio la presenza del Regno di Dio. Diciamo nella preghiera del Padre Nostro "Venga il tuo Regno"! Ma non lo lasciamo venire....perché spesso siamo portati ad escludere quelli che riteniamo cattivi, perché vogliamo una chiesa visibile e potente, perché abbiamo una furia che non sopporta i tempi della crescita. Il Regno di Dio è da accogliere, e da costruire con nostro impegno quotidiano, con la nostra testimonianza di fede e le nostre buone opere.