Santa Maria della Marca

Dal Vangelo secondo Matteo

(13,1-23)

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Dio non parla invano

Con le tre letture di oggi, siamo davanti a un atto di fede vero e proprio: Dio non parla invano! La sua parola è efficace! Anche se varie cose spiacevoli fanno parte della vita quotidiana, l'atteggiamento del vero credente è la fiducia, la pazienza, e la responsabilità. La parola di Dio iorisce assolutamente. Qualche settimane in dietro c'è stato l'allarme siccità. Si è parlato addirittura di stare molto attenti all'uso dell'acqua. Ci siamo resi conto di nuovo di quanto l'acqua è vita! Cosi possiamo capire il paragone fatto dal profeta Isaia, e concludere che la parola di Dio agisce, con un suo ritmo, sempre efficace e feconda. "L'acqua e la neve che scendono dal cielo non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare". Però chi dice fecondità non lascia intendere solo fecilità. La vita prevede il prezzo da pagare sin dall'inizio! San Paolo, per ridare speranza ai cristiani che rischiano di mollare, vedendo il male onnipresente e minaccioso, paragona la nascita e la crescita del bene al parto. Il progetto di salvezza va avanti, e il bene sta avendo il sopravento, proprio come nel doloroso processo del parto. "Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi....ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo". L'idea di un Dio grande e onnipotente da conforto all'uomo, grande e fragile, ma delle volte lo inganna. Se Dio è Dio, grande e onnipotente, perché tutto non avviene subito appena e come lo dice? Tipo stop alle guerre, stop al terrorismo e alla criminalità, stop alle malattie e alle sofferenze dell'innocente, stop alle ingiustizie, si alla vita bella, anche al piccolo inglese Charlie, si al lavoro per tutti, si alla festa che non finisce! Si, Dio è grande e onnipotente, ma sopratutto amore e misericordia! E da quando ha creato la persona umana a sua immagine e somiglianza, deve fare i conti con lui! La persona umana è grande e fragile, con una vita segnata dal peccato. E proprio per questo che la parola di Dio fa fatica a tradursi in gesti di salvezza. La persona umana è capace di accoglierla e di farla fruttificare, o di opporre il rifiuto e vari ostacoli. Nella parabola del seminatore, Gesù paragona la terra che riceve il seme ai nostri cuori e alle nostre comunità: con durezza, superficialità, vari preoccupazioni, o disposizioni a produrre buoni e abbondanti frutti. Quindi se Dio fa la sua parte, instancabilmente come il seminatore, anche noi dobbiamo fare la nostra parte, con pazienza e speranza...una cosa è sicura, il regno di Dio va avanti, e paradossalmente include difficoltà e sacrifici, proprio come per ogni parto ci sono le doglie! Se Dio è cosi, venga il suo regno, e sia fatta la sua volontà!