Santa Maria della Marca

Dal Vangelo secondo Matteo

(11,25-30)

In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".

TI RENDO LODE PADRE.........E PERCHE?

Il brano del vangelo letto oggi ci mostra Gesù in un atteggiamento filiale verso Dio. Possiamo immaginarlo come un bambino che spinto dalla madre o dall'insegnante deve recitare una poesia o fare un disegno per il babbo. Quando si è piccoli questo ci risulta più facile e più spontaneo, da grandi queste cose si perdono perché la ragione prende il posto del sentimento. Ci vuole tanto per esultare davanti al padre! Invece Gesù rende lode al Padre, lo contempla e esprime la sua immensa fiducia in Lui. E cosa spinge Gesù a dare lode al Padre? Una circostanza non tanto felice lo ha costretto a riflettere ancora sulla sua missione! I farisei, gli scribi e i sommi sacerdoti si oppongono ai suoi insegnamenti; secondo loro i suoi metodi e il suo linguaggio non possono ribaltare la situazione socio-politica e religiosa di Israele. D'altronde la folla non è più entusiasta, e il quartier generale scelto da lui sul Lago di Galilea lo contesta...Ecco la circostanza che spinge Gesù a fare sosta, a guardare ancora attentamente il Padre, per poi rendergli lode, e rinnovare la sua immensa fiducia! Il progetto del Padre, il ritmo del suo svolgimento, i suoi metodi, le sue esigenze sono accolti con umiltà e benevolenza. In sostanza Gesù dice che il Padre ha ragione, e i piccoli aderiranno al suo progetto di salvezza dell'umanità. Gesù si colloca nella linea dei profeti come Zaccaria che invitò il popolo a rallegrarsi per la venuta di un re un po' strano, che lotta senza strumenti di morte, vittorioso senza sconfitti ne umiliati, che annunzierà a tutte la nazioni la pace, e il suo dominio si stenderà su tutta la terra. Cosa incomprensibile per la logica dei sapienti e dei dotti. Questi ultimi hanno calcoli e piani, sanno da dove cominciare, e credono di procedere intelligentemente per risolvere i problemi, e arrivano a delle situazioni sempre peggiori. Solo Dio è capace di salvare l'uomo. E lo capisce il piccolo, l'umile, che non è pieno di se stesso, ma ha ancora il cuore e le mani aperte! La storia da tanti esempi di personaggi umili che hanno dato un contributo positivo a l'umanità: Maria, l'umile serva del Signore, i santi come Francesco di Assisi, Teresa di Calcutta, etc...Il vangelo di oggi ci fa scegliere Gesù e i piccoli, per dare insieme lode al Padre. Il periodo estivo, con un ritmo di vita meno frenetico, ci aiuti a fare un po di poesia al Padre, a capire quanto sbagliamo nel modo di ricercare la felicità, e a seguire la logica evangelica, con l'amore di Dio e del prossimo, e il coraggio dell'umiltà!