Santa Maria della Marca

Castelfiorentino, diocesi di Volterra

DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI  (Gv6,51-58),

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Chi mangia la mia carne vivrà in eterno

Chi mangia la mia carne vivrà in eterno. La vita eterna è la vita stessa dell'Eterno, dove ritrovi anche il volto stupefatto di tua madre quando ti ha preso in braccio la prima volta, e il sorriso del povero che hai soccorso.  Il vangelo continua il racconto del durissimo conflitto di Cafarnao, quando, di fronte alla crisi, il Rabbi alza la posta e scopre le carte, con una pretesa che gli fa dire: solo io so chi è Dio. Non lo sanno i profeti, non lo sanno i rabbini. Io solo, perché io e Dio siamo una cosa sola. E ce ne rovescia l'immagine: Ti avvicini a lui diventando umano, toccando piaghe e dolori, e non riempendo la vita di riti, preghiere e pensieri devoti. Ma facendoti a tua volta pane, un pezzo di pane buono spezzato per la fame e la pace del mondo. Poi, in otto versetti, ripete altrettante volte: chi mangia la mia carne vivrà in eterno. L'eternità è qualcosa che interessa sempre meno i credenti, forse perché vista come durata e non come intensità. La vita eterna non è quella misurata su di una lunghezza indefinita, e che può apparire un po' noiosa, la vita eterna è la vita stessa dell'Eterno. E allora tu capisci che nella vita dell'Eterno ritrovi il pulsare delle stelle, gli abissi dei mari, l'esultanza degli amanti, il grido vittorioso del bambino che nasce, i tamburelli di Miriam mentre il popolo attraversa il mar Rosso. C'è anche il volto stupefatto di tua madre, quando ti ha preso in braccio la prima volta, e il sorriso del povero che hai soccorso. Gesù ha scelto il pane come suo simbolo perché se c'è una cosa che sa di vita, è proprio il pane. E perché allora ci deve supplicare per otto volte: prendete e mangiate? Perché abbiamo mangiato male prima! Perché la vita ci ha regalato traumi da togliere il fiato, e sotto sotto pensiamo che nessuno dia niente per niente, che l'amore vada meritato: cosa dovrò dare in cambio a Dio? Che prezzo devo pagare, in fatiche, sacrifici, impegni? Non c'è nessun prezzo da pagare, niente da dargli in cambio, niente. Dio non si compra e non si merita, si accoglie. E vederlo mentre sorridente mi viene incontro, felice che io sia lì! Non mi chiede in cambio nulla, se non un cuore largo, e il mio fiorire in pienezza, e magari un piccolo grazie per la danza fatta insieme. E poi nutrirmi di lui, di carne e sangue, due termini che racchiudono tutta la sua umanità, ci sono le sue mani di carpentiere profumate di legno, le sue lacrime, le sue passioni, gli abbracci dati e ricevuti. E dice: prendete il mio modo di abitare la terra, di entrare nelle case, di chiedere acqua alla samaritana, di far scendere Zaccheo dall'albero, di toccare gli intoccabili, di non mandare mai via nessuno. Mi ha cercato, mi ha atteso. Si dona. Io posso solo accoglierlo, stupito e confuso, perché prima che io gli dica “ho fame”, sento lui dirmi: prendi! Mangia! Nutriti di me, come un bimbo che nel grembo della madre si nutre del suo sangue. Ed entra in me come pane, si trasforma in me, mi trasforma in lui, diventiamo una cosa sola. Noi ci attendiamo segni grandiosi e Gesù ce ne rovescia l'idea: Dio viene e non si impone, scompare nel silenzio, si dissolve nell'umiltà del pane. Quel suo pane che sa di vita, perché la nostra vita sappia di pane. Il nostro compito è non andarcene da questo mondo senza essere prima diventati un pezzo di pane buono, spezzato per la fame di qualcuno, per la pace di tutti.          Ermes Ronchi

Agenda settimanale

18 - Domenica 20.a del Tempo Ordinario (anno B) S. Elena; S. Agapito; B. Paola Montaldi

Pr 9,1-6; Sal 33; Ef 5,15-20; Gv 6,51-58 Gustate e vedete com'è buono il Signore

10.00 Santa Messa – per il popolo

18:00 Santa Messa – def.: Aladino e Marcella

19 - Lunedì - 20.a del Tempo Ordinario S. Giovanni Eudes; S. Sisto III; B. Guerrico

Ez 24,15-24; Cant. Dt 32,18-21; Mt 19,16-22 Hai dimenticato Dio che ti ha generato

9:00 Santa Messa –

20- Martedì - 20.a del Tempo Ordinario S. Bernardo (m); S. Samuele pr.; S. Filiberto

Ez 28,1-10; Cant. Dt 32,26-28.30.35b-36a; Mt 19,23-30 Il Signore farà giustizia al suo popolo

9:00 Santa Messa – def.: Scarpelli Elio                                                                                                                                                                                                                                                     

21 - Mercoledì  - 20.a del Tempo Ordinario S. Pio X (m); S. Ciriaca; S. Privato

Ez 34,1-11; Sal 22; Mt 20,1-16 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

9:00 Santa Messa – def.: Mancini Irene

22- Giovedì - B.V. Maria Regina (m) B.V. Maria Regina (m); S. Filippo Benizi; B. Giacomo B.

Ez 36,23-28; Sal 50; Mt 22, 1-14 Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati

9:00 Santa Messa - def.: Migliorini Antonio                                                                                                                                                                                                                                                                                   

23 - Venerdì – 20.a del Tempo Ordinario S. Rosa da Lima (mf); S. Zaccheo; S. Flaviano

Ez 37,1-14; Sal 106; Mt 22,34-40 Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre

9:00 Santa Messa – def.: Famg. Maestrini

24 - Sabato - S. Bartolomeo, apostolo (f) S. Bartolomeo ap. (f); S. Giovanna Antida Thouret

Ap 21,9b-14; Sal 144; Gv 1,45-51 I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno

18:00 Santa Messa - def.: Zini Luciano e famg. Malagoli

25 - Domenica 21.a del Tempo Ordinario (anno B) S. Luigi IX (mf); S. Giuseppe C. (mf); S. Genesio

Gs 24,1-2a.15-17.18b; Sal 33; Ef 5,21-32; Gv 6,60-69 Gustate e vedete com’è buono il Signore

10.00 Santa Messa – don Alighiero, Giulio, Aldo, Luigi e Alessandro

18:00 Santa Messa – def.: famg. Noto e Palini

Concerto di musica classica

Venerdì 23 Agosto presso la chiesa del monastero

alle ore 21.00 si terrà un concerto di musica classica offerto dall’orchestra

COBWEB ORCHESTRA 

Intervento di don Valentino sabato 17 agosto 2024 09:31:00

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