Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11)
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Ora è il tempo
In quel tempo. In questo tempo. Come in una parabola dei nostri giorni, provo a immaginare il vangelo delle tentazioni nella città che conosco meglio: Milano. Il diavolo portò Gesù nella metropoli, capitale della finanza e della moda. Lo pose in alto, sopra la guglia centrale del Duomo e gli mostrò la città ai suoi piedi: il Castello, la Borsa, la cintura delle banche, lo stadio, le vie della moda. E c’era folla sul corso, turisti e polizia. Qualcuno dei mendicanti stringeva un cagnolino in grembo, forse per un po’ di calore, forse per attivare un briciolo di pietà. Sull’asfalto grigio, coriandoli e stelle filanti di carnevale, e la pioggia leggera di fine inverno. Qualcuno, occhi tristi e pelle scura, vendeva le ultime rose ai passanti. Guardando bene si vedevano anche quelli che si lasciavano andare: alla solitudine, alla vecchiaia, alla depressione, che si lasciavano morire di droga o di dolore. Allora il diavolo disse a Gesù: “Tutto questo è mio! Tutto sarà tuo se ti inginocchi davanti a me!”. Signore, perché non gli hai dato del bugiardo? Dicendogli, e dicendo a noi, che non è vero, che non tutto è suo, che la città non è il suo regno, che ci sono giusti e bambini e innamorati e poeti. Lascia che ti mostri una cosa, Signore, proprio a Te che non hai reagito. Nella città, che il Nemico dice sua, ci sono luoghi dove per tutto il giorno si asciugano lacrime, dove donne e uomini intercedono per la città, la collegano al cielo, e altri che provano a fare del loro poco qualcosa che serva a qualcuno. Ci sono madri che danno la vita per i figli e gente onesta perfino nelle piccole cose; ci sono padri che trasmettono rettitudine ai figli e occhi diritti. C’è il grido del male, lo sento forte, e mi stordisce a giorni, ma più ancora c’è il silenzioso lievitare del bene. Signore, se guardi bene nella città che il diavolo dice sua, non c’è solo competizione, puoi incontrare la passione per la giustizia, il sottovoce dell’onestà, gente limpida senza secondi fini. E se vieni ancora un po’ più vicino, puoi incontrare anche me, perché ci sono anch’io e sono tra quelli che credono ancora nell’amore e non si consultano con le loro paure ma con i sogni. Buttati, ti ha detto, verranno gli angeli a portarti sulle mani! Io lo so che verranno, quando con l’ultimo, con il più grande atto di fede, mi butterò in Te nel giorno della mia morte, fidandomi. Se c’è un angelo nel cielo sopra Milano, chiedo che mi accompagni nell’ultimo viaggio, tenendomi per mano, perché ho un po’ paura, e mi dica in quell’ultimo tratto di cielo solo questo: “Vieni, hai tentato di amare, il tuo desiderio di amore era già amore”! Non chiedo altro, ma che lo dica con un sorriso Ermes Ronchi
Agenda settimanale
26 1.a di Quaresima (anno A) - S. Alessandro di Alessandria; S. Faustiniano; S. Porfìrio
Gn 2,7-9; 3,1-7; Sal 50; Rm 5,12-19; Mt 4,1-11 - Perdonaci, Signore: abbiamo peccato
09:00 Santa Messa – def.: Grazzi Sandro e Nannetti Loredana – Carriero Antonio
11:15 Santa Messa– def.: Boris Betti – Barducci Rina e Zannelli Mario
17:00 Santa Messa– def.: Mancini Antonia
27 - Lunedì - 1.a di Quaresima - S. Giordano, Marziano, Marzio, Colette, Ezio - I
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita - Lv 19,1-2.11-18; Sal 18; Mt 25,31-46
17:00 Santa Messa – def.: Morelli Fernanda – Ciampalini Guido
28 - Martedì - 1.a di Quaresima - Ss. Perpetua e Felicita (m) - I
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce - Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15
17:00 Santa Messa–
1 - Mercoledì - 1.a di Quaresima - S. Giovanni di Dio (mf) - I
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto - Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32
17:00 Santa Messa – secondo le intenzioni di don Valentino
2 - Giovedì - 1.a di Quaresima - S. Francesca Romana (mf) - I
Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto - Ester 4,17n.p-r.aa-bb.gg-hh; Sal 137; Mt 7,7-12
17:00 Santa Messa –
21.15 Adorazione Eucaristica
3 - Venerdì - 1.a di Quaresima - S. Simplicio papa, Maria Eugenia - I
Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere? - Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26
17:00 Santa Messa –
4 - Sabato - 1.a di Quaresima - S. Costantino - I
Beato chi cammina nella legge del Signore - Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48
15:00 incontro di catechismo gruppo B
17:00 Santa Messa – def.: Cipollini Giovanni, Ademara e Emilia
5 - Domenica - 2.a Domenica di Quaresima - S. Mass.no, S. Simplicio, Zeno, Zenona - II
Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo - Gen 12,1-4a; Sal 32; 2Tm 1,8b-10; Mt 17,1-9
09:00 Santa Messa – def.: Corsi Francesco, Settefonti Amelia e Mangini Rina
11:15 Santa Messa– def.: fam. Neri
17:00 Santa Messa– def.: Falchi Benvenuto e Anita
Via Crucis
Ricordo che ogni venerdì alle ore 16.15 sarà celebrata la via Crucis nella cappella vicino al salone